Pensieri e riflessioni post-mondiali dei tre ‘moschettieri’ del kettlebell aviglianese

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AVIGLIANO UMBRO – 28 giugno 2018 – Riflessioni e commenti dopo i mondiali di kettlebell lifting di Vanzaghello della scorsa settimana.Emanuele Conti, Paolo Gagliardi e Jlenia Mariani sono tornati ‘alla base’: a mente fredda e lucida, ecco che le loro ‘analisi’. Un aspetto importante, innanzitutto, riguarda la competizione: livello professionistico a tutti gli effetti con i migliori specialisti provenienti da tutto il mondo. E quindi, affrontare nelle batterie i più forti già di per sé crea qualche ‘pensiero’.

Il numero uno dell’Umbria Ktc Emanuele Conti (nella foto sotto), dopo aver affrontato la ribalta internazionale in due edizioni dei mondiali nella specialità delle maratone di kettlebell, scendeva in pedana per la prima volta in una gara con due kettlebell da 32 kg, ed ha fornito un’ottima prova (nella quale era presenti i più forti atleti del mondo), chiudendo al quinto posto con 34 ripetizioni nella categoria 80 kg, migliorando il risultato di 15 ripetizioni del risultato ottenuto ai campionati italiani, ovvero il titolo: una gara stravinta dal bielorusso Yasinki con una prestazione ‘mostre’ di 80 ripetizioni.

Il presidente dell’Umbria Ktc, sulla sua prestazione,  dice: “Si può essere contenti dopo un 5 posto a 46 ripetizioni dal primo? Nel mio caso dovrei, basta ricordarmi che esattamente il 22 giugno 2015 uscivo dal reparto di oncologia dopo la chemio.
Il mio campionato del mondo l’ho vinto,  quello della resilienza e ho deciso di dirlo pubblicamente in quanto questi tre anni saranno messi nero su bianco in un libro, il mio secondo, il cui ricavato sarà interamente devoluto al reparto di oncologia dell’ospedale di Terni. Ci ho pensato molto in questi mesi ma alla fine mi sono convinto. Una bella storia di sport e non solo, che spero aiuti a rialzare la testa a chi soffre! “

Paolo Gagliardi (nella foto sotto) non è molto soddisfatto della sua performance Paolo: il giovane aviglianese nella prova riservata agli under 18 di slancio completo, ha realizzato 73 ripetizioni, le stesse che gli sono valse il titolo tricolore a Bologna qualche mese fa, ma questa volta è stato beffato dal connazionale Lapo Mann. Ecco le parole dell’atleta dell’Umbria Ktc: “Sono un po’ deluso del risultato: in allenamento dopo il campionato tricolore, ci siamo preparati tanto, ho puntato a fare 80 ripetizioni ma non ci sono riuscito, e credo questo sia dovuto alla stanchezza. Appena finita la prova per l’esame di maturità sono partito direttamente per Milano, la notte ho dormito poco perché ero teso. Inoltre sulla mia prova ha influito la forma del kettlebell, diversa da quella che uso io: nonostante ciò, credo di avere messo la grinta giusta alla mia prestazione, ma non è bastato. Cercherò di rialzarmi, allenandomi con costanza per essere pronto alle prossime gare”.

Jlenia Mariani (nella foto sotto) , impegnata nella gara elite di strappo con un kettlebell da 24, commenta così il suo quinto posto: “E’ stata una bellissima esperienza: salire in pedana con atleti provenienti da oltre oceano è stato fantastico, così come il posto, le luci, l’atmosfera, emozioni uniche. Per quanto mi riguarda, avrei dovuto fare di più: ho gestito male la mia gara, riconfermando soltanto il risultato del campionato italiano. Sono consapevole che ho ancora tanto da fare: con il kettlebell da 24 kg ci vuole tanto tempo e allenamento”

I commenti di Emanuele Conti Infine, non possono mancare le riflessioni di chi ha allenato Paolo e Jlenia, ovvero Emanuele Conti.  “ Innanzitutto faccio i miei omaggi a Paolo Gaglardi e Jlenia Mariani: essere riuscito a portare ai mondiali professionistici di kettlebell lifting, due dei miei allievi con il titolo di campioni italiani nelle rispettive specialità, per me è motivo di orgoglio e soddisfazione .

Paolo Gagliardi, nella categoria Under 18 stavolta arriva 2° nel derby italiano con l’altra giovane speranza, Lapo Manni di Livorno (complimenti sinceri), una riedizione del campionato italiano in pratica. Come a Bologna totalizza 73 ripetizioni, ci attendevamo qualcosa di più, ma tenendo conto del periodo impegnativo tra allenamenti ed esami (ha finito la seconda prova ed è venuto a Milano) ci può stare. Gli faccio i complimenti lo stesso perché in questi mesi, tra allenamenti pesanti e studio per la maturità, non ha ceduto di un millimetro e queste a 18 anni sono qualità importanti, sempre più’ rare. Il futuro è roseo con questa testa. Per quanto riguarda, Jlenia Mariani, anche lei impegnata in una categoria affollata ed impegnativa, ha realizzato 58 ripetizioni di strappo con la 24 kg, due in meno rispetto gli italiani di marzo. Anche in questo caso ci aspettavamo di meglio, ma alla fine le gare servono a questo, mettersi alla prova. Potevamo decidere di vincere facile visto che con i suoi 41 anni poteva gareggiare nella categoria veterani, con 16 kg, ma a noi piacciono le cose difficili, e quindi si va nella classe regina con atleti più giovani ed i pesi dell’elite. Ci riproveremo senza dubbio a finire questi 10 minuti con la verde. L’emozione del debutto internazionale ha fatto il resto ma grazie a queste gare si migliora: l’occasione di rifarsi già da subito per entrambi sarà il 22 luglio ad Avigliano per il trofeo nazionale Umbria KTC-FIKS. Complimenti a tutto il team Italia, ad Oleh e lo staff WKSF per l’eccellente organizzazione, un evento mondiale sotto tutti i punti di vista !

 

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