Entusiasmo del maestro Carlo Boso per le Maschere Umbre della Commedia dell’Arte

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AVIGLIANO UMBRO -26 aprile 2019Un immenso Grazie a Oliviero Piacenti per aver partecipato con grande passione a riscoprire  e a rimettere in auge quelle maschere regionali che sono alla base delle Maschere della Commedia dell’Arte che tanto hanno contribuito a RENDERE FAMOSO IL TEATRO ITALIANO NEL MONDO“, con queste parole il Maestro Carlo Boso ha voluto sottolineare il valore delle Maschere Umbre confermando che a tutti gli effetti possono essere considerate Maschere della Commedia dell’Arte.

Accoglienza Le Maschere Umbre Chicchirichella, Nasoacciaccato, Rosalinda e Nasotorto, nate dalla fertile capacità creativa di Oliviero Piacenti e Paola Contili, sono state accolte ed adottate con entusiasmo dal Maestro Carlo Boso all’interno dello stage sulla Commedia dell’Arte che si è tenuto a Roma al Teatro Ygraumul nei giorni dal 18 al 22 aprile scorsi.

Lo stage Allo stage sulla Commedia dell’Arte che si è tenuto a Roma al Teatro Ygraumul hanno partecipato le Maschere Umbre e Paola Contili, direttrice artistica de Il Laboratorio del Paesaggio che ha illustrato al Maestro Carlo Boso il progetto delle Maschere Umbre, dalla loro nascita legata all’antica filastrocca, alla creazione dei costumi, alla caratterizzazione dei personaggi.

Encomio ed elogio  Il Maestro oltre a vedere i nostri attori all’opera, ha voluto prendere visione della brochure per approfondire meglio tutti gli aspetti del progetto ed ha avuto parole di encomio per la genialità di Oliviero, che dall’antica filastrocca cantata da mamma Matilde ha riscoperto le antiche maschere regionali, che nel periodo della Commedia dell’Arte ogni regione aveva creato e che nel tempo sono andate a scomparire,  solo alcune maschere più caratterizzate come l’evoluzione dello Zanni, Brighella, Arlecchino, Pulcinella, Pantalone (che deriva da un‘altra maschera chiamata il Magnifico) Balanzone il dottore, Colombina la servetta, sono ben presenti nella memoria. Il Maestro ha pubblicamente elogiato, portandolo ad esempio ai giovani attori freschi di accademia presenti allo stage, il progetto di Oliviero Piacenti e Paola Contili, sostenendo che la riscoperta delle maschere regionali e la creatività della caratterizzazione e dei costumi costituisce un esempio di grande valorizzazione che arricchisce la storia della Commedia dell’Arte.

Le parole del ‘Maestro’

Dice Paola Contili, emozionata dall’interesse e dalle parole del maestro Carlo Boso: ” Ancora una volta il nome del mio compagno artistico Oliviero Piacenti si lega in maniera indissolubile a lungimiranza, genialità, cultura, arte ed unicità, ed io sono fiera di aver preso parte alla creazione di tutto questo e di portarlo avanti. Eravamo entrambi consapevoli della grandezza di quanto stavamo facendo, ma avere questa ulteriore conferma da parte di uno dei massimi esponenti di Commedia dell’Arte, crea in me e in tutto il nostro gruppo un’energia straordinaria per proseguire e migliorarci sempre di più,  stavolta sapendo che siamo sulla giusta strada anche a livello tecnico.  Le parole del maestro devono renderci tutti consapevoli soprattutto gli aviglianesi, dei meriti di Oliviero Piacenti, al quale dobbiamo eterna gratitudine e riconoscenza, per aver donato con i natali delle Maschere Umbre, ad Avigliano  e a tutta l‘Umbria, in un ultimo gratuito gesto d’amore, un posto nella storia della Commedia dell’Arte e quindi di tutto il TEATRO a livello internazionale”.

Carlo Boso ”La Commedia dell’arte non è solo un genere teatrale ma rappresenta l’inizio del teatro moderno, tutti i grandi insegnanti del ‘900 ne esaltano le potenzialità. Il lavoro sul canovaccio, le pantomimiche, le tecniche del comico e lo studio dei tipi universali attraverso la tecnica d’uso della maschera, rappresentano per l’attore moderno una scuola insostituibile.  Lungi dall’essere un genere  del passato la Commedia dell’Arte attraverso la complessità delle sue tecniche rappresenta l’anticamera di qualsiasi genere teatrale, dal più popolare e antico al più moderno e raffinato“ queste le parole di Carlo Boso, uno dei più importanti registi del teatro europeo, conosciuto per la sua competenza ed il suo grande impegno nello sviluppo della Commedia dell’Arte.

Piccola biografia di Carlo Boso (nella foto al centro)  Nato a Vicenza nel 1946, Carlo Boso si è diplomato alla scuola del prestigioso Piccolo Teatro di Milano. Ha partecipato alla realizzazione di una cinquantina di opere teatrali dirette da diversi registi, tra i quali Massimo Castri, Peppino De Filippo, dario Fo, Peter Locack, Giorgio e Ferruccio Soleri. E‘stato direttore artistico del Festival di Montmartre a Parigi, del festival di carcassonne in Spagna, del Carnevale di Venezia e di Milano Aperta. Dal 1982 vive a Parigi e lavora tra Francia, Italia, Austria, Spagna, Grecia, Inghilterra, Canada, Belgio, Corea, Messico in qualità di regista. Nel 2004 ha fondato l‘’AIDAS-Académie Internationale des Arts du Spectacle che ha sede a Versailles in Francia. 

Un pensiero su “Entusiasmo del maestro Carlo Boso per le Maschere Umbre della Commedia dell’Arte

  • 26 Aprile 2019 in 4:12 PM
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    Tutto meravigliosamente vero ! Ancora un grazie di cuore a Paola, a Oliviero ed al gruppo degli appasdionati artisti del Laboratorio del Passaggio per il contribuito da loro portato nella riscoperta e valorizzazione delle Maschere Umbre patrimoinio culturale immateriale dell’Umanità. Carlo Boso direttore artistico dell’Accademia Internazionale Delle Arti dello Spettacolo della Citta di Versailles.

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