La strage di Capaci Per non dimenticare

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Avigliano Umbro , 23 Maggio 2022 Oggi ben 30 anni fa moriva il giudice Giovanni Falcone ,
sua moglie e la scorta fatti saltare in aria da un attentato terroristico di stampo mafioso presso Capaci a Palermo; gli attentatori fecero esplodere un tratto dell’autostrada A29, alle ore 17:57.

LE REAZIONI La strage di Capaci, festeggiata dai mafiosi nel carcere dell’Ucciardone, provocò una reazione di condanna da parte dell’ opinione pubblica.
Secondo le testimonianze dei collaboratori di giustizia, l’attentato di Capaci fu eseguito per danneggiare il senatore Giulio Andreotti: infatti la strage avvenne nei giorni in cui il Parlamento era riunito in seduta comune per l’elezione del presidente della Repubblica e Andreotti era considerato uno dei candidati più accreditati per la carica, ma l’attentato orientò la scelta dei parlamentari verso Oscar Luigi Scalfaro, che venne eletto il 25 maggio, due giorni dopo la tragedia .

I COLPEVOLI le indagini hanno dimostrato che i mandanti dell’ attentato rimandano a figure rilevanti di cosa nostra come Salvatore o Totò Riina , Bernardo Brusca, Giuseppe Calò, Filippo e Giuseppe Graviano, Michelangelo La Barbera, Salvatore e Giuseppe Montalto, Matteo Motisi, Bernardo Provenzano che vennero processati a partire dal 1995.

LA STRAGE oggi dopo trent’anni oggi è fondamentale non rimuovere il ricordo di uomini come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che hanno dato la loro vita per lo stato come tante altre figure allineate nella lotta alla mafia che è e resterà sempre la piaga del nostro paese. Perché quanto accaduto non si ripeta ma i rischi ci sono perché proprio in questi giorni si è parlato di un possibile attentato alla vita del magistrato Nicola Gratteri, figura di primo piano, nella lotta alla criminalità organizzata nel sud. Pertanto ricordare è maturare nei giovani una vera educazione alla legalità che parte dalla scuola, dalla famiglia e in particolar modo dallo stato che deve offrire modelli di riferimento efficaci per superare la logica della corruzione ed essere attivi anche con manifestazioni di piazza per mobilitare l’ opinione pubblica. Come si farà oggi in piazza Santi Apostoli a Roma per sostenere l’ operato di Gratteri ed attuare , attraverso la partecipazione, una lotta civile contro la mafia.
Come afferma Gratteri :”Commemorare è importantissimo, ma lo è anche impedire che accada di nuovo, difendendo chi è in prima linea in questa battaglia”.

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