Maltempo, parla il presidente del Consorzio Tevere Nera: “Passare da emergenza a prevenzione” Il punto della situazione sugli interventi nelle aree colpite dalle abbondanti precipitazioni dei giorni scorsi

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TERNI – 12 giugno 2020 – Il Consorzio di Bonifica Tevere-Nera ha messo in sicurezza tutti i fossi dell’area fra Acquasparta, Avigliano Umbro e Montecastrilli a seguito del forte maltempo dei giorni scorsi. Con un intervento straordinario durato più giorni, l’ente ha operato per il ripristino delle normali condizioni di scorrimento delle acque, realizzando opere per prevenire future analoghe situazioni.

Dettaglio I lavori hanno interessato i fossi Pagliucca, Carbonare, Valle Molina dell’Arena e del Colle nei comuni di Montecastrilli ed Avigliano Umbro. Altri interventi hanno riguardato i fossi Eremita e dell’Abbeveratoio nel comune di Acquasparta. Le più urgenti situazioni di pericolo sono state rappresentate da franamenti delle sponde dal materiale vegetale ed improprio trasportato dalla piena all’interno dei corsi d’acqua. Molto numerosi e impegnativi anche gli interventi nelle zone industriali e produttive di Montecastrilli e Avigliano Umbro dove l’acqua e il fango hanno invaso fabbriche e capannoni.

Fare i conti con i cambiamenti climatici Dai dati pluviometrici registrati emergono quantitativi di pioggia superiori a 100 mm che hanno raggiunto valori, dall’inizio dell’evento, dell’ordine di 120 mm in corrispondenza del pluviometro di Casigliano e 190 mm in corrispondenza di quello di Avigliano Umbro. “Gli eventi atmosferici dei giorni scorsi non sono né una novità, né tantomeno una sorpresa”, commenta il presidente del Consorzio, Massimo Manni (nella foto sotto), che aggiunge: che essi “sono invece la conferma ulteriore che i cambiamenti climatici non esistono solo sulle carte dei modelli teorici, sono piuttosto una realtà con la quale fare i conti.

Massimo Manni

Capacità operativa Il consorzio ha dimostrato ancora una volta la sua capacità operativa – sottolinea il presidente – intervenendo tempestivamente su tutte le situazioni critiche determinate dal maltempo. Tengo però di nuovo a sottolineare – precisa poi – che limitarsi solo a fronteggiare le emergenze non farà altro che fungere da tampone con in più investimenti straordinari che non solo saranno sempre più necessari ma che rischieranno di rendere più difficili i progetti strutturali. Passare alla fase della prevenzione significa quindi progettare un assetto del territorio che evitai il più possibile danni materiali e utilizzo di risorse, garantendo invece sicurezza alle imprese e ai cittadini”

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