Natale tra riti e tradizioni La storia di questa festività e gli auguri della redazione

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Avigliano Umbro, 24 Dicembre 2022 -Anche quest’ anno arriva la più bella festa dell’ anno, il Natale , ricca di usanze e tradizioni  che da sempre hanno caratterizzato luoghi e contesti diversi ma con unico denominatore festeggiare l’ attesa, la venuta di Gesù e creare un clima di serenità e di condivisione , particolarmente sentito in questo duemilaventidue , dopo due anni di pandemia.

LE RADICI alcune delle tradizioni che oggi sono associate al Natale hanno in realtà una storia molto antica, che addirittura precede la celebrazione del Natale stesso  ; infatti  come narra il poeta  romano  Catullo, presso i romani c’ era  la festa dei Saturnali che era lunga una settimana, dal 17 al 23 dicembre in onore del dio Saturno e si usava regalare ad amici e parenti , candele e cibo. Poi nel Medioevo,   a partire dal 500 , il Natale , era la festa più lunga dell’anno, di dodici giorni, dalla vigilia  del 24 dicembre al Dodicesimo Giorno, l’Epifania (6 gennaio) in cui la gente viveva un periodo di riposo dai lavori agricoli.  Vi era l’ usanza di raccogliere queste piante, l’ agrifoglio l’ , edera e vischio che già presso i Celti erano associati alla protezione dagli spiriti maligni e alla fertilità. Per questo ci si baciava sotto il vischio cogliendo una bacca bianca per ogni  bacio ricevuto. Si festeggiava la nascita di Gesù Cristo andando tutti in chiesa e preparando una messa degna dell’evento , con il coro che dava spazio ad un repertorio di brani detto tropi e poi nel tempo si recitavano scene della natività’ oppure la si  rappresentava nel presepe che è la tradizione più diffusa nel mondo e risale al nostro San Francesco D ‘ Assisi che nel 1223 compose il primo presepe a Greccio su volere di papa Onorio III.

OGGI  nel mondo si mescolano vecchie e nuove tradizioni che rendono originale e unica questa festa . Tra le curiosità in alcuni paesi come in Estonia il Natale si vive non condividendo la tavola ma tutti i parenti si riuniscono in una calda sauna; in Svezia invece la vigilia si cerca di nascondere le scope perché si crede che con queste scendano le streghe a tentare gli uomini. Comunque in tutti i luoghi c’ è la tradizione di Babbo natale, si tratta di San Nicola, vescovo di Myra , (Turchia) nel quarto secolo che era un uomo generoso, protettore di donne e bambini , viene rappresentato in diverse sembianze da un luogo ad un altro.

Auguri speciali Alla tradizione si è unito molto materialismo tipico della nostra epoca che celebra questa festa nella mondanità senza coglierne il valore più profondo. Il Natale invece dovrebbe essere un momento speciale di raccoglimento per ritrovare noi stessi, i nostri legami e il desiderio di condividere ed essere solidali. Quindi come non essere vicini a chi è in prima linea nelle emergenze e nel soccorso,  come tutti i volontari , come non pensare alla dilaniata Ucraina che vive una guerra infinita e come non sperare in un mondo migliore. E a tutti un augurio speciale da parte della redazione perché questo giorno sia l’ inizio di un periodo migliore, di speranza e di futuro.

 

 

 

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