All’Unitre di Avigliano si parla di vaccini

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AVIGLIANO UMBRO – 10 maggio 2019 – All’ incontro dell’ Unitre di martedì 7 maggio è intervenuto il professor Agostino Serangeli trattando un argomento molto dibattuto negli ultimi tempi e che spesso divide il pensiero dell’opinione pubblica, quello dei vaccini.

No vax Tante polemiche ruotano intorno a questo aspetto e sono portate avanti dai cosiddetti No Vax ; questi discorsi riguardano soprattutto l’utilità o meno di vaccinarsi, il fatto che i vaccini siano solo fonte di guadagno per le case farmaceutiche e che possano arrecare forti controindicazioni ai pazienti a cui vengono somministrati. Dal suo punto di vista, invece, il professore spiega” quanto sia importante la vaccinazione specie perché un virus non può scomparire da solo finchè trova un terreno adatto per continuare a svilupparsi all’interno dell’organismo umano”.

La storia Ogni vaccino -afferma Serangeli, è costituto da antigeni; in pratica a chi si sottopone a vaccinazione, viene immessa la stessa malattia da cui ci si vuole difendere ma in forma più attenuata , così da dare modo all’organismo di formare gli anticorpi; quando questi si saranno formati, solo allora l’organismo sarà considerato immune”. Nel corso degli anni i vaccini sono stati d’aiuto per la prevenzione verso le epidemie; è stata dimostrata solo una piccola percentuale di individui che si sono ammalati nonostante il vaccino, così come vi sono casi molto rari in cui si manifestano controindicazioni a seguito dei vaccini. Il professore ha illustrato alcune importanti malattie che necessitano di vaccinazione preventiva affinchè non si creino danni , anche gravi, nell’individuo. Si tratta di malattie come la meningite, il morbillo, la poliomielite, la rosolia (molto pericolosa se contratta da una donna in stato interessante), la parotite (conosciuta anche come orecchioni) e il tetano.

Le vaccinazioni Su quest’ultima il professore” ha posto particolarmente l’accento in quanto è stata la causa della morte di molte donne che non erano vaccinate; il tetano ha un periodo di incubazione che va dai 3 ai 21 giorni (più breve è il periodo di incubazione, più grave sarà il decorso clinico) e i suoi sintomi più comuni sono la rigidità muscolare. Sicuramente tutti conoscono la vaccinazione antitetanica che prevede richiami decennali, che però è importante distinguere dal siero antitetanico ossia la somministrazione di anticorpi già pronti per combattere il tetano presente nell’organismo, se non si ha la certezza di essersi vaccinati preventivamente. Il siero ha un effetto di circa 20 giorni, dopodiché l’organismo distrugge gli anticorpi”.

Pochissime controindicazioni A conclusione del suo intervento, il professor Serangeli ribadisce che “sebbene molti ritengano che i vaccini abbiano solo accezioni negative, è stato dimostrato che rarissime sono le percentuali di controindicazioni e che non ci sono prove a sostegno di chi sostiene che il vaccino provochi manifestazioni di tratti di autismo nei bambini”.

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