Fine vera o apparente? Si conclude la follia di un uomo 

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AVIGLIANO UMBRO – 16 gennaio 2022 – Oggi la storia ricorda le fasi conclusive della dittatura nazista , la follia di uomo che in nome di un disegno di Grande Germania è riuscito a sacrificare tante vite, un intero popolo e  l’aspetto interessante che fu definito agli inizi “ un imbianchino fallito” perché faceva il pittore di strada oppure si disse di lui che massimo poteva fare il “ postino”.

Ironia della sorte invece è  riuscito nel suo intento almeno fino a quando il 16 Gennaio del 1945 con l’entrata dell’Armata Rossa  a Berlino fu costretto a rifugiarsi nel suo bunker (foto di copertina) di 550 mq costruito come una residenza accogliente e lussuosa con tappeti e quadri di valore dotato di riscaldamento, elettricità e filtri per aria ed acqua in modo che la vita al suo interno fosse la più naturale e confortevole possibile.

La fine   Hitler  trascorse gli ultimi 105 giorni prima di togliersi la vita proprio perché era meglio porre fine a se stesso piuttosto che cadere nelle mani dei nemici e dover dimostrare il fallimento.

Dubbi Eppure a distanza di anni ancora ci sono dubbi sulla sua morte,  perché fonti storiche sostengono che Hitler sia morto a 95 anni in Sud America avendo avuto la possibilità di fuggire dal bunker attraverso un corridoio.

La verità in realtà si tratta di una teoria che unisce leggenda e molta fantasia perché i dati scientifici hanno potuto ricostruire le ultime fasi e dimostrarne la fine.

Cosa resta proprio da quel bunker la Germania ed il mondo ha voluto chiudere il sipario su una  pagina triste della storia del XX secolo da non dimenticare perché solo la memoria ed il ricordo possono essere l’antidoto ad ogni forma di regime spietato che ha annullato ogni valore umano.

 

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