Francesca Catalucci, la pallavolo nel cuore La storia della schiattrice-ricevitrice aviglianese

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Oramai è indubbio: ad Avigliano ci sanno proprio fare nello sport. Se Emanuele Conti, è il vice campione mondiale delle maratone di kettlebell  e se il  Real Avigliano o il Castigliano si distinguono nei vari campionati calcistici locali, c’è anche un’altra atleta in paese che sa il fatto suo e che alimenta la fama sportiva di Avigliano.
Classe 1988, Francesca Catalucci è una pallavolista che fin da piccola gioca nelle categorie B1 e la B2 femminile.

Francesca ha iniziato con il volley quasi per caso: «Perché a pensarci su, da bambina preferivo giocare a calcio – commenta – e se mi sono avvicinata a questo sport, che pratico a buoni livelli da quando avevo nove anni, è stato solo per seguire mia sorella, Alessandra. Non per altro».

Una scelta che si è rivelata però, vincente e che è cominciata nelle fila delle giovanili dell’Amerina. «All’inizio facevo minivolley, poi dopo alcune stagioni passate ad Amelia, sono passata nella squadra under18 – racconta Francesca – e in quel momento, sono arrivate le prime vittorie durante i campionati provinciali giovanili». E in quelle partite, Francesca si è rivelata nella sua forza di schiacciatrice-ricevitrice. Non è un caso se subito dopo è arrivato lo scatto in prima squadra. «Mi sono ritrovata a giocare con ragazze più grandi di me e devo ammettere – confessa ancora – che è stata un’ineguagliabile fortuna; insieme a loro sono cresciuta moltissimo e soprattutto ho avuto modo di migliorare la mia tecnica in campo e con il gruppo». La pallavolo del resto è un gioco di squadra e il saper stare insieme, condividere azioni e tattiche, vittorie e sconfitte «è il bello di questo sport», conferma Francesca, mentre ricorda l’esperienza al torneo delle Regioni, in cui ebbe l’onore di essere il capitano.

Una leader e una compagna di squadra che non ha mai avuto esitazioni sul suo ruolo in campo. «Anche se molti allenatori volevano farmi diventare una palleggiatrice, mi sono sempre opposta – precisa – perché agisco sempre da schiacciatrice-ricevitrice». Orgogliosa, sicura e scattante, Francesca Catalucci da buona aviglianese si è fatta strada e ha trovato nella pallavolo la sua giusta strada, partendo per caso e dal niente coniugando studio e sport, senza alcun timore. «Ho vinto quattro campionati, con tre promozioni in B2 e una in B1, la terza categoria del volley più importante dopo la A1 e l’A2. Il ricordo che conservo ancora nel cuore, è quello dello scorso anno, quando insieme alle mie compagne di squadra dell’Acquasparta, siamo salite dalla serie C alla B2» (nella foto a sinistra, Francesca insieme alle ragazze dell’Acquasparta che hanno vinto il campionato di serie C)
Eppure i sacrifici non sono mancanti per arrivare a tanto «e senza l’appoggio della mia famiglia – ci tiene a spiegare – non sarei arrivata così in alto». Ma il futuro non la spaventa e affronta a testa alta stagione dopo stagione. Progetti in vista? Continuare in B2 con l’Acquasparta: «Una squadra nuova, molto giovane che affronta ora un torneo ostico. A tal proposito, invito tutti gli sportivi aviglianesi a seguirmi sabato 29 aprile al palazzetto di Acquasparta. Giocheremo alle 17.30 l’ultima partita della stagione in casa e dovremmo fare di tutto per vincere per raggiungere la salvezza».  Immancabile l’invito di Francesca a tutti gli aviglianesi che negli anni l’hanno sempre seguita (la foto sopra è una dimostrazione) sugli spalti e che non mancheranno anche per questa occasione.

Francesca non è però la sola aviglianese nella squadra di Acquasparta, ci sono altre due ragazze giovanissime: Irene Brunetti e Cecilia Badoglio, che Francesca si augura di veder crescere nei campi di volley un giorno, proprio come ha fatto  lei che ha passato tutto la sua vita sotto rete.

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