La pillola intelligente Al Gemelli la prima gastroscopia con capsula

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Avigliano Umbro 3 Giugno 2023 – Circa una settimana fa è stata eseguita per la prima volta in Italia, durante il congresso EndoLive svoltosi nell’auditorium del Policlinico Gemelli di Roma, la gastroscopia con video-pillola. A promuovere l’iniziativa il professor Guido Costamagna, Direttore Scientifico dello European Endoscopy Training Centre EETC e Direttore Scientifico dell’Endolive Roma e dal professor Cristiano Spada, Direttore della UOC Endoscopia Digestiva Chirurgica, Policlinico Universitario Agostino Gemelli.

L’endoscopia: è importante partire dal principio sottolineando innanzitutto la definizione di endoscopia. L’ospedale Humanitas la definisce come “pratica che attraverso specifici strumenti (endoscopi), costituiti da un piccolo tubo flessibile al cui interno vi sono sottilissime fibre ottiche, che vengono inseriti nel corpo attraverso le cavità naturali come la bocca, permettono di osservare da vicino i tessuti, potendo tipizzare e diagnosticare patologie ed eseguire terapie”. Nel caso di specie si fa riferimento alla gastroscopia, quindi l’oggetto di studio è proprio lo stomaco.

La strumentazione: sino ad ora sono stati utilizzati strumenti e mezzi definiti invasivi, in quanto richiedenti, il più delle volte, una sedazione totale o parziale del paziente. Si può far riferimento ai classici endoscopi per gastroscopie.

La rivoluzione: lo studio, condotto in Cina (Ankon Technologies di Wuhan), sarà finalmente adottato anche nel nostro Paese, ovviando a tutti quei problemi e traumi tipici degli esami invasivi, sottoponendo il corpo a minori stress. Vi è una precisazione doverosa da fare. L’utilizzo della videocapsula è già in uso da diversi anni per altri tipi di endoscopie come quella dell’intestino. La specificità e la novità consiste proprio nell’impiego di questa tecnologie in un organo che “naturalmente” non abbia la forma di tubo (come l’intestino), ma una forma a sacco (come lo stomaco).

Il funzionamento: Il sistema NaviCam Stomach, così chiamata, è il primo sistema di endoscopia con capsula magneticamente assistita (MCCE). Questo tipo di tecnologia permette lo svolgimento dell’esame in maniera minimamente invasiva e senza sedazione. La pillola pesa 5g ha un diametro di 11,8mm e una lunghezza di 27mm (come una compressa di antibiotico) e viene ingerita con un bicchiere d’acqua. La rilevazione ha inizio dall’esofago. Da questo punto in poi, grazie all’intelligenza artificiale e ad un software, la pillola è in grado di analizzare e riconoscere lesioni, registrando, catturando e salvando il percorso su un registratore indossato dal paziente sopra ai vestiti. Grazie al sistema magnetico vi è la possibilità, per i medici, di controllare e “prendere il comando” della pillola dall’esterno in qualsiasi momento, come con un joystick. Al termine la pillola viene espulsa in modo naturale. Degno di nota è l’intervento e la penetrante importanza della tecnologia e dell’intelligenza artificiale, motori propulsori di questa innovazione che unisce scienza, medicina e ingegneria.

Le controindicazioni: Doveroso è, per completare la trattazione, fare un cenno ai possibili effetti indesiderati e controindicazioni del sistema. La ‘gastroscopia’ con NaviCam ha le stesse controindicazioni della risonanza magnetica (portatori di pacemaker, defibrillatori o protesi metalliche non compatibili con i campi elettromagnetici).

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In foto il Prof. Cristiano Spada

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