‘Ritratto di Paese’, le immagini più belle di Avigliano Foto di tanti anni fa raccolte in un libro pubblicato nel 1992

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AVIGLIANO UMBRO – 31 maggio 2020 -Qualche settimana fa, intervistando Michele Mosconi https://www.aviglianonews.it/cambiera-il-ruolo-sociale-del-barbiere/ si parlava del ruolo sociale del barbiere nei piccoli paesi nel corso dei secoli.

Flash Mi è venuta in mente allora un’immagine, un flash che è la copertina del libro ‘Ritratto di Paese’, ovvero alcune famiglie di Avigliano che sono fotografate davanti alla bottega del barbiere.

Emozioni Ho ripreso allora il libro. Ce l’ho qui davanti a me. Mi ricordo che quando lo vidi per la prima volta mi trovavo a casa ad Avigliano, davanti ai miei nonni. Avevo solo 10 anni, ma lo sfogliai tutto in un ‘battibaleno’: la curiosità di vedere come è stato, come si è evoluto il nostro paese nel corso di questi anni, era davvero tanta. Posso dire che è rimasta intatta, leggendolo anche adesso.

Le autrici ‘Ritratto’ di Paese’ nasce dall’iniziativa di alcune donne di Avigliano (Giuliana Ammirati, Emanuela Agostini, Paola Bolgan Paolucci, Adriana Catalucci, Lilliana Franchini detta ‘Lilli’, Laura Mancini, Daniela Mancini, Graziana Mancini, Rosella Pozzi, Loretta Pirrami e Paola Piccini) che nell’agosto del 1992 hanno pubblicato (con la collaborazione del Comune e la Banca Popolare di Todi) un vero e proprio ‘manuale’ di foto storiche di Avigliano.

In posa Un lavoro attento, minuzioso che merita sicuramente di essere raccontato. Inizia adesso il viaggio di queste bellissime pagine di storia.

Igea Frezza Federici La prefazione del libro è di Igea Frezza Federici, scrittrice e fondatrice dell’Unitre di Avigliano. Ecco alcune frasi: “Il paese riassume un luogo di intimità collettiva: piazza, mercato, chiesa, vicolo, camposanto’. Tutti portano nell’animo un’immagine del Paese come focolare e grembo materno, prezioso mastice di confidenze e di solidali certezze….” E conclude così: “Il Paese, dunque, è nelle cartoline d’epoca, nelle immagini un po’sbiadite dal tempo, nell’archivio della memoria e dei buoni sentimenti…..”

Liliana Franchini Merita una citazione anche la nota introduttiva di Liliana Franchini, la ‘Lilli’. Ecco alcune parti: “Questo libro deve la sua origine alla mostra fotografica ‘Le donne aviglianesi da noi organizzata quest’anno per la festa dell’8 marzo 1992 (ndr). In quell’occasione ci siamo rese conto di quanto materiale interessante ci fosse nelle varie raccolte private, nel fondo dei cassetti e spesso nelle soffitte del nostro paese… Non era nostra intenzione fare una storia del nostro paese, bensì di rendere attraverso le immagini che vanno dai primi anni del ‘900 agli anni’50 un ritratto di esso…Un particolare grazie a Sestilio Franchini per la sua ‘preziosa ‘consulenza storica’ e a Oliviero Piacenti per la collaborazione tecnica”.

La storia E allora, si iniziano a vedere le foto dell’epoca con tanta emozione. Un tempo ricco di storia, di tradizioni che adesso non c’è più. Sembra di tornare indietro tra i vicoli, tra le vie, tra le strade e le piazze di Avigliano.

Viaggio tra le tante immagini Cittadini in posa per un giorno di festa davanti alla bottega del barbiere (che è anche la foto di copertina del libro), l’inaugurazione della lapide dedicata ai caduti della Prima Guerra Mondiale, l’immagine storica dei bambini dell’asilo nel 1916, comunioni e cresime, l’inaugurazione del teatro nel 1928, la banda, gli alunni della scuola nel corso degli anni, frammenti di vita in paese, le trebbiature di una volta, flash dalla campagne del territorio, la miniera, ricordi di un giorno felice (matrimoni), la prima squadra di calcio del paese, donne, uomini e bambini.

Felicità Il minimo comune denominatore in tutto ciò che caratterizza gli scatti sono le espressioni: felicità allo stato puro, perché questo contraddistingue Avigliano, e fa parte della storia di ognuno di noi.

Alcune foto di ‘Ritratto di Paese’

 

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