Focus sulla zona industriale di Avigliano A Vocabolo Rena le principali attività artigianali

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La zona industriale di Vocabolo Rena rappresenta sicuramente un punto di riferimento per il commercio di Avigliano Umbro.

Ma quale è stata l’evoluzione? Come sono nate le attività in questo ambiente?

Tutto inizia nel 1983 quando la giunta comunale di Avigliano guidata dal sindaco Zefferino Cerquaglia porta a termine i lavori per 13 lotti che vengono urbanizzati, e poi sono tutti venduti. C’è da dire che tutte queste opere erano cominciate due anni prima: tutto questo per favorire lo sviluppo di piccole attività commerciali, in una zona che prima era composta da alberi e da campi coltivati. Si vuole dare, quindi, impulso all’artigianato locale.

voc-rena-foto-3Dovendo fare una ‘mappa’ della prima ‘ondata’ di insediamenti produttivi negli anni’90 le più importanti imprese che si trovano in Vocabolo Rena sono ‘Gigino’, ‘Patrizio Gomme, ‘Fratelli Stefanelli’, ‘Metal Ter’, ‘Piacenti Cesare’ ‘Fazi Lodovico’ , e l”Aviglianfer’ .  C’è poi un capannone di proprietà di Ottorino Venturi. Rimangono quattro lotti non edificati, che però hanno dei proprietari. L’attività della zona industriale è prettamente di tipo artigianale-commerciale. Passano circa 10 anni ed arriviamo fino al 1998 quando vengono realizzati altri 8 lotti dal Comune di Avigliano Umbro, che vengono venduti ed edificati. C’è il deposito autobus di ‘Umbria Mobilità’, un altro capannone per la ditta ‘Piacenti Cesare’ e poi il falegname Alessandro Gubbioni e l’impresa Metalmeccanica ‘Domenico Gubbioni’. L’anno successivo, poi, diventa operativo l’immobile che si trova lungo la strada dritta che collega la frazione di Farnetta alla frazione di Castel dell’Aquila. In questo edificio si trovano il bar ‘Caffè Point’, e poi al piano di sopra un ufficio della Guardia Forestale, e uno della Croce Rossa Italiana. Accanto a questa struttura operano la ditta ‘Due C’ e la Grifi srl. (nella foto sopra a sinistra, una parte della zona industriale di Vocabolo Rena)

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Una foto della Zona Industriale di Vocabolo Rena

Ecco poi la ‘terza fase’ quella relativa agli ultimi tre fabbricati che sono nati nel 2010 e nel 2011: in questo caso la lottizzazione viene realizzata dai privati, insieme alle opere di urbanizzazione. Sono presenti la ‘Tipografia Moroni’, la ‘Metal Ter’ e la centrale a biomasse. Nella zona industriale di Vocabolo Rena. opera anche la D.M. di Mario Monti.

Ora alcune considerazioni da fare: innanzitutto, il numero delle imprese presenti nella zona. C’è da dire, infatti, che dal 1983 ad oggi sono raddoppiate le attività, con una superficie maggiore a disposizione di coloro che fanno commercio. Altra cosa da sottolineare è relativa alle aziende che sono a Vocabolo Rena, ovvero sono per lo più aziende familiari, dove ad esempio può succedere che il padre e la madre ‘tramandano’ il mestiere ai figli. In generale, sono cresciuti, gli artigiani aviglianesi, che sono certamente uno dei ‘motori’ dell’economia del paese.

voc-rena-foto-1Un dato interessante è quello relativo al prezzo a metro quadro degli immobili. Nel 1983 il costo era di circa 3 euro, nel 2000 invece si è passati a circa 9 euro; su questo sicuramente ha influito il discorso delle opere di urbanizzazione. Nel 1983 tali lavori erano finanziati dalla Regione Umbria, mentre nel 2000 non più e allora il ricarico maggiore sul costo degli immobili è derivato proprio da questo aspetto.Il quadro, ora, è molto dettagliato e specifico. Come accennato precedentemente, la zona di Vocabolo Rena è uno dei fulcri dell’economia locale: non resta che ringraziare il lavoro costante e continuo degli artigiani, che nonostante la crisi dell’economia, si danno da fare per mantenere in piedi con successo le loro attività. (Nella foto sopra a sinistra, una parte della zona industriale di Vocabolo Rena)

(si ringrazia per la collaborazione l’Ufficio Tecnico del Comune di Avigliano Umbro)

 

 

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