Nozze d’argento per la primavera casteltodinese

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Al via questa sera la 25esima edizione della festa primaverile di Casteltodino dedicata all’oca arrosto

Un traguardo che forse qualche anno fa sarebbe potuto apparire impensabile per una festa che, a Casteltodino, si era svolta sempre in tono assai minore rispetto a quella storica estiva. Stiamo parlando delle nozze d’argento della Festa di Primavera, da qualche anno tornata ad un grande ribalta e giunta alla sua 25esima edizione grazie al positivo apporto dell’Associazione PortAperta (presieduta da Bruno Picecchi), la quale ha preso in gestione l’evento nel 2013 facendolo totalmente rinascere. Una realtà, quella casteltodinese di PortAperta, nata quasi in sordina nel 2009 e cresciuta notevolmente nel corso degli anni, durante i quali è passata dalle poche decine di iscritti iniziali ai 200 odierni; ed insieme alla sua crescita, l’Associazione ha fatto elevare anche l’evento primaverile di Casteltodino, portandolo da una semplice taverna quale era sino al 2012 ad una festa vera e propria ricca di eventi collaterali e di serate di intrattenimento. In merito a ciò abbiamo voluto ascoltare la voce di Luca Antonelli, consigliere dell’Associazione.

Bruno Picecchi, presidente dell’Associazione PortAperta

Come nasce la festa nel 1995?

A Casteltodino erano presenti tre associazioni: la Polisportiva Nuova Casteltodino 1987, la Banda Musicale ed il Gruppo Ciclistico Roberto Chiappa, delle quali oggi è attiva solo la Banda. La Pro Loco, dovendo finanziare le attività di queste tre associazioni, pensò di creare questa festa che, all’epoca, si svolgeva nel periodo dell’Annunciazione (intorno quindi al 25 marzo). Era formata da una parte religiosa e da una parte ludica, con quest’ultima che si svolgeva all’interno del teatro con delle commedie in vernacolo umbro e presso gli impianti sportivi con dei tornei di calcio. Immancabile era poi il concerto della Banda. Il ricavato della manifestazione veniva poi suddiviso fra le tre associazioni. Già dalla prima edizione il “piatto forte” era l’oca arrosto tanto che non si chiamava festa di primavera, ma “Sagra dell’oca” o “Festa dei fiori”, dato che la domenica vi era un mercatino con in vendita dei fiori di stagione.

Come mai PortAperta decide di prendere in gestione la Festa di Primavera?

L’associazione sportiva che sino al 2012 gestiva in toto la festa, ha chiesto nel 2013 all’Associazione PortAperta un aiuto dal punto di vista logistico-organizzativo. Questa collaborazione è proseguita sino al 2014, ma dal 2015 in poi la festa di primavera è organizzata interamente dall’Associazione PortAperta con un forte contributo della Pro Loco di Casteltodino.

Quali novità avete introdotto nel menù con il vostro arrivo?

Fra le varie innovazioni venne proposto inizialmente un piatto formato da costine di maiale disposte a “ventaglio” e venne chiamato proprio con questo nome. Fu un’idea carina ed innovativa, ma, in primis, non ebbe un grosso successo dal punto di vista delle ordinazioni, date le grosse richieste di oca arrosto da parte dei clienti, e, in secundis, era un taglio di carne che, dal punto di produttivo, poneva delle difficoltà al nostro fornitore. Altra sperimentazione, terminata nel 2017 insieme al “ventaglio”, era l’offerta di un calice di prosecco di benvenuto ai clienti della nostra sagra. Era anche questa un’idea molto simpatica, ma, purtroppo e per fortuna, i grossi numero raggiunti nelle presenze non ci permettono più di effettuare questa usanza di cortesia.

Da non dimenticare poi l’aggiunta di molti eventi collaterali alla taverna.

Sì, si tratta soprattutto di rappresentazioni teatrali ideate dai paesani casteltodinesi con scenette e poesie su personaggi sempre di Casteltodino. È rimasto anche il mercatino dei fiori al quale sono stati aggiunti anche degli stand di hobbistica, bricolage e collezionismo. Ha assunto poi un’importante rilevanza la mostra canina amatoriale che quest’anno è giunta alla sua 5° edizione ed ha riscosso molto successo anche il concorso “L’angolo fiorito” all’interno del quale gli abitanti di Casteltodino espongono delle foto di angoli del loro giardino o dei loro balconi, facendole valutare da una giuria popolare e da una giuria tecnica. Grossa importanza, a livello di pubblico, rivestono poi le serate danzanti che precedentemente caratterizzavano la sola festa estiva.  

In conclusione, qual è stato il bilancio del 2018 e cosa vi aspettate per questa 25esima edizione?

Il bilancio dello scorso anno è stato buono: si sono confermate le presenze degli anni precedenti, nonostante le altre sagre abbiano denunciato un forte calo di partecipazione. La nostra sagra punta molto sulla qualità dei piatti, della cucina e del servizio e questi tre fattori sono fondamentali per garantire un altro afflusso di persone. Già dall’anno scorso abbiano recepito la Circolare Gabrielli e siamo quindi in regola da questo punto di vista. Per quest’anno ci aspettiamo di mantenere, anzi, di aumentare la partecipazione di pubblico alla nostra sagra, ma, come ogni anno, molto dipende dalle condizioni metereologiche di questo particolare periodo della primavera.

Maurizio Venturi

Anche Maurizio Venturi, presidente dell’ormai dissolta Polisportiva Nuova Casteltodino 1987, ci ha raccontato qualcosa in merito all’inizio della festa: “Decidemmo di proporre l’oca arrosto con le patate come portata principale della sagra in quanto essa era un piatto tipico delle nostre zone e, all’epoca, non era facilmente reperibile né nei ristoranti né in altre manifestazioni enogastronomiche delle nostre parti. Si svolgeva inoltre un mercato dei fiori, il quale occupava tutta l’odierna Via Ternana”.

Ricco il cartellone degli eventi per questa 25esima Festa di Primavera, il quale si aprirà venerdì 17 maggio con il Torneo di Burraco con regolamento italiano presso il Palazzo Carmine Di Massa. Altra serata dedicata alle carte sarà quella di mercoledì 22 maggio, sempre al Palazzo Di Massa, con il Torneo di Briscola a coppie. Sempre due le serate dedicate invece alle rappresentazioni teatrali: quella di sabato 18 maggio con il gruppo teatrale casteltodinese de La Combriccola che reciterà poesie e scenette in dialetto locale e quella di venerdì 24 maggio di Amica Gaia. Prevista per domenica 26 maggio alle 16 e 30 la 5° mostra canina amatoriale (posticipata per le previsioni meteorologiche poco favorevoli), la quale richiama dal 2015 appassionati e curiosi anche da oltre i confini del comune di Montecastrilli. Saranno tre, infine, le serate danzanti di questa 25esima edizione: giovedì 23 maggio con Samuele Biribicchi (da molti conosciuto come il “bardasso” del liscio), sabato 25 con l’orchestra di Leonardo Show e domenica 26 (giornata di chiusura della manifestazione) con l’orchestra spettacolo di Irene Live. A queste eventi farà ovviamente da collante per tutte e dieci le serate la sempre funzionante ed efficientissima taverna presso il Palazzo Di Massa, presso la quale si potranno degustare piatti con protagoniste le eccellenze enogastronomiche del territorio: dalla coratella di agnello alle tagliatelle al ragù d’oca, dalle trofie di primavera con pancetta e zucchine all’oca arrosto con patate al forno (la portata regina di questa sagra), dallo spezzatino d’oca (per chi non la gradisse arrosto) ai tipici fegatelli di maiale allo spiedo, dallo scottadito di vitello alla immancabile pizza al testo alla casteltodinese da farcire con formaggi, affettati, salsicce e verdura. Al termine del pasto poi, per “sgrassare”, un delicato sorbetto al limone oppure, per i più temerari, una mousse al caffè o un bel pezzo di torta al testo con la nutella. Tutto ciò a Casteltodino, dal 17 al 26 maggio.

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